Amazon e Walmart, due giganti del commercio al dettaglio globale, starebbero progettando di lanciare le proprie stablecoin ancorate al dollaro, consentendo ai propri clienti di utilizzarle per i pagamenti. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal. Ciò aiuterebbe i colossi del commercio al dettaglio a ridurre i costi di transazione e ad aumentare il controllo finanziario all’interno dei propri ecosistemi. Inoltre, consentirebbe loro di non pagare commissioni interbancarie alle società di carte di credito con cui collaborano, come Visa e Mastercard.

Amazon e Walmart intendono lanciare delle stablecoin

Il WSJ riferisce che entrambe le società stanno attualmente valutando le loro opzioni nel mercato delle criptovalute. Entrambe le società stanno conducendo colloqui riservati con i loro partner finanziari e i responsabili politici per valutare il potenziale impatto delle valute digitali sulla velocità delle transazioni. Ciò avviene proprio nel momento in cui il Senato degli Stati Uniti sta valutando un disegno di legge che consentirebbe alle società private di emettere le proprie stablecoin.

Questa mossa potrebbe significare un enorme progresso nel modo in cui le piattaforme di vendita al dettaglio tradizionali considerano oggi la tecnologia blockchain e la finanza basata sulle criptovalute. Sia Amazon che Walmart hanno posizioni di rilievo nel mercato al dettaglio e potrebbero adottare un’ampia utilità delle stablecoin non solo nella collaborazione con i clienti, ma anche per integrarle nei loro sistemi logistici e di inventario.

Questa iniziativa è emersa in un momento cruciale. Il Senato sta discutendo il cosiddetto “Genius Act” nell’ambito dei continui sviluppi normativi nel settore delle criptovalute. Il “Genius Act” dovrebbe affrontare diversi sviluppi normativi riguardanti le stablecoin. Se approvato, consentirebbe anche alle aziende, alle banche e ad altri enti di emettere le proprie stablecoin, aggirando così i sistemi finanziari tradizionali. Questa legge proteggerebbe anche gli utenti stabilendo requisiti rigorosi in materia di riserva, trasparenza e protezione dei consumatori per qualsiasi azienda che decida di coniare il proprio token digitale ancorato al dollaro statunitense, in linea con gli sviluppi normativi nel settore delle stablecoin.

La notizia su Amazon e Walmart dimostra che questi due colossi della vendita al dettaglio sono pronti a collaborare con legislatori e autorità di regolamentazione per semplificare il loro ingresso nel settore delle criptovalute. Già nel 2022 circolavano voci nel settore delle criptovalute sulle ambizioni di Walmart e Amazon in materia di stablecoin. Walmart stava preparando l’emissione di una propria criptovaluta e di NFT, che avrebbero potuto migliorare le sue capacità di e-commerce. Tuttavia, all’epoca non se ne fece nulla. Ora, il gigante della vendita al dettaglio sta affrontando la questione da una prospettiva completamente diversa. Inoltre, se entrambe le società decidessero effettivamente di lanciare la propria criptovaluta, rappresenterebbero una seria sfida per i fornitori di servizi di carte di credito tradizionali e per la loro infrastruttura di sistemi di pagamento.

Inoltre, se riuscissero a integrare con successo le loro stablecoin nei loro ecosistemi, Walmart e Amazon potrebbero potenzialmente risparmiare miliardi di dollari di entrate annuali, semplificando al contempo i loro sistemi di pagamento.

USDC diventa operativo sul registro XRP

Nel frattempo, questa settimana si è verificato un altro importante sviluppo sul fronte delle stablecoin, mentre aziende come Amazon valutano le loro opzioni. USDC, la seconda stablecoin più grande dopo USDT di Tether, è stata lanciata sul registro XRP. Il 12 giugno, Circle, la società responsabile dell’emissione di USDC, ha annunciato che USDC è ora in esecuzione su XRPL, il protocollo blockchain open source di Ripple.

Ciò segna un’espansione strategica di USDC e la continuazione della sua strategia multichain, nonché il crescente collegamento tra le principali reti blockchain.

Il post di

RippleX su Twitter (un retweet di un post di Circle) ha rivelato che il lancio di USDC su XRPL intende attrarre sviluppatori fintech, istituzioni finanziarie e imprese focalizzate sulla tokenizzazione di asset reali, app DeFi e pagamenti conformi. XRPL offrirà agli utenti USDC commissioni di transazione basse, regolamento rapido e una serie di strumenti DeFi in rapida espansione che aumenteranno l’utilità di USDC per utenti e sviluppatori, rendendolo un forte concorrente nel settore dell’e-commerce.

È interessante notare che la storia di Ripple e USDC è iniziata prima del lancio di USDC su XRPL. Prima di tale integrazione, Ripple ha fatto un’offerta per acquistare Circle per 3-5 miliardi di dollari e, dopo aver ricevuto un rifiuto, ha aumentato l’offerta a 20 miliardi di dollari per mettere le mani sulla società e sulla sua stablecoin USDC. Tuttavia, il consiglio di amministrazione di Circle ha comunque deciso di respingere tali tentativi di acquisizione.

Ciò è avvenuto proprio prima che Circle lanciasse la sua offerta pubblica iniziale (IPO) sul NYSE e sul Nasdaq con il simbolo CRCL. L’IPO si è rivelata un successo, consentendo alla società di raccogliere più di 1 miliardo di dollari di capitale, grazie al rapido aumento del prezzo delle azioni durante la prima settimana di negoziazione. La valutazione di Circle ha superato i 6,5 miliardi di dollari, segnando un’elevata fiducia degli investitori nella sua attività incentrata sulle stablecoin, mentre il mercato delle criptovalute in generale rimane piuttosto volatile.

Ripple ha tentato di acquisire Circle poco dopo aver lanciato la propria stablecoin Ripple USD (RLUSD) ancorata al dollaro. Ottenere il controllo di USDC avrebbe consentito a Ripple di accedere a questa popolare stablecoin e alla sua vasta base di clienti istituzionali e le avrebbe permesso di avviare molteplici integrazioni con istituzioni finanziarie, cosa che altrimenti richiederebbe anni a Ripple.

Molti ritengono che nei prossimi mesi il governo statunitense annuncerà la sua posizione definitiva sulle stablecoin e sulla loro regolamentazione, con ripercussioni su grandi operatori come Walmart e Amazon. Se Amazon e Walmart decidessero effettivamente di lanciare la loro criptovaluta ancorata al dollaro, sembrerebbe il momento perfetto per farlo.